Laltrocoso
la locandina:
crediti:
- Categoria: Teatro ragazzi
- anno: 2015
- diretto da: Andrea Lupo
- scritto da: Andrea Lupo
- una produzione: Teatro delle Temperie
la trama:
E’ arrivato Laltrocoso:è un mostro spaventososbava, puzzagraffia e ruttaurla fortee ha gambe cortemorde la mammaruba i papài giochi li spaccai pupazzi li strappati scompiglia i pensieridi oggi e di ierinon serve a niente chiedere aiutose ti entra in casa, addio, sei perduto.
E’ appena nato il fratellino di Nina e in casa c’è un pò di scompiglio: mamma e papà devono occuparsi anche di lui e Nina questa sera dovrà aspettare prima di avere il solito “buonanotte” dai genitori. Anche se è arrabbiata, Nina si addormenta ma ben presto viene risvegliata da urla mostruose provenienti dalla stanza accanto. Nina è paralizzata dalla paura e proprio in quel momento arrivano nella sua cameretta due insoliti personaggi. Si tratta di Soloio e Tuttomio, due buffe creature che, spaventatissime, avvisano la bambina che in casa è arrivato Laltrocoso, un pericoloso mostro che minaccia la loro esistenza e vuole farli sparire. Soloio e Tuttomio chiedono aiuto alla bambina per scacciare la terribile minaccia e Nina, spaventata e confusa, cerca un modo per proteggere quelle due creature così indifese che le sembrano tanto affezionate. Mentre si arrovella per trovare una soluzione, Nina viene però visitata da altre creature che le aprono gli occhi sulla vera identità di Soloio e Tuttomio e la aiutano a capire che Laltrocoso non è affatto un mostro da debellare: quella che va sconfitta è piuttosto la paura di quell’essere che non è venuto per rubare o sottrarre, ma per condividere e arricchire la vita della bambina di affetto e divertimento. Le terrificanti urla del mostro si rivelano allora per quello che sono in realtà: i versi di un piccolo neonato che regalerà a Nina un amore unico e insostituibile.
Scheda didattica
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proporre ai bambini alcuni strumenti per riconoscere ed affrontare l’istinto egocentrico che può ostacolare le relazioni fra pari;
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offrire ai bambini l’opportunità di confrontarsi con tutte quelle emozioni e quelle dinamiche comportamentali che caratterizzano il mettersi in relazione con “l’altro”;
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stimolare i bambini a cogliere gli aspetti positivi del compromesso a discapito del desiderio di primeggiare e possedere.