di e con Simone Schinocca e Andrea Fazzari

supporto alla produzione Claudia Cotza, Livio Taddeo, Valentina Renna

produzione TEDACA '

Si racconta di un'anziana nonna che, alla stregua di una moderna Cassandra, senza essere creduta sogna cose rispetto ad avversarsi.

Si racconta anche la sua metà, Angiolino, che prima è la rimbrotta per gli sfoghi notturni, e poi la accudisce con infinito amore.

Ed ancora si racconta di Tizio, anonimo e coraggioso soldato il cui ritorno dalla campagna di Russia vive nelle immagini evocate dall'anziana donna, per poi dal nulla materializzarsi in scena.

Il racconto di un viaggio, si diceva, ma anche il tentativo di dar forma ad istinti e desideri atavici per la natura umana: nell'ostinata interazione con la natura che Tizio coltiva nel suo peregrinare, parlando con l'acqua o con gli ostacoli puntualmente da un impervio tragitto, prende forma il desiderio di andare oltre, di superare ed esorcizzare barriere fisiche come mentali che sempre accompagnano il destino ed il cammino dell'uomo.

Tutto questo in scena è reso con assoluta intensità, ma proprio per questo più prezioso ed importante in nome di un'universalità che collima l'intero racconto sull'immaginifico crinale tra sogno e realtà.