Via G. Garibaldi, 56 - 40056 Valsamoggia loc. Calcara di Crespellano (Bo) | info@teatrodelletemperie.com
La semplicità ingannata
  • La semplicità ingannata
cast:

di e con Marta Cuscunà
Assistente alla regia Marco Rogante
Disegno luci: Claudio “Poldo” Parrino
Disegno del suono Alessandro Sdrigotti.
Tecnica di palco, delle luci e del suono Marco Rogante e Alessandro Sdrigotti.
Realizzazioni scenografiche Delta Studios; Elisabetta Ferrandino
Realizzazione costumi Antonella Guglielmi
Co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto.
Cura e promozione Centrale Fies
Distribuzione Laura Marinelli


Con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento-T-under 30, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Comitato Provinciale per la promozione dei valori della Resistenza e della Costituzione repubblicana di Gorizia, A.N.P.I. Comitato Provinciale di Gorizia, Assessorato alla cultura del Comune di Ronchi dei Legionari, Biblioteca Sandro Pertini di Ronchi dei Legionari, Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Monfalcone, Claudio e Simone del Centro di Aggregazione Giovanile di Monfalcone.
Con il sostegno dei partecipanti al progetto di microcredito teatrale: Assemblea Teatrale Maranese-Marano Lagunare UD; Federico Toni; Laboratorio Teatrale Re Nudo-Teatri Invisibili; Nottenera.Comunità_Linguaggi_Territorio; Bonawentura/Teatro Miela-Trieste; Spazio Ferramenta; Tracce di Teatro d'Autore; L'Attoscuro Teatro - Montescudo di Rimini.


Liberamente ispirato a Lo spazio del silenzio di Giovanna Paolin, (Ed. Biblioteca dell'Immagine, 1998)
Ph__Dido Fontana
Marta Cuscunà fa parte del progetto Fies Factory

la trama:
Nel Cinquecento avere una figlia femmina era un problema: una parte del patrimonio economico se ne andava al momento del matrimonio. Certamente una figlia bella e sana era economicamente vantaggiosa perché poteva essere accasata con una dote modesta, mentre una figlia meno appetibile o con qualche difetto fisico prevedeva esborsi assai più salati. Purtroppo però, in tempi di crisi economica, il “mercato matrimoniale” subì un crollo e alla continua inflazione delle doti si dovette porre rimedio trovando una soluzione alternativa per sistemare le figlie in sovrannumero: la monacazione forzata.

Le monache del Santa Chiara di Udine attuarono una forma di resistenza davvero unica nel suo genere. Queste donne trasformarono il convento in uno spazio di contestazione, di libertà di pensiero con un fervore culturale impensabile per l’universo femminile dell’epoca. Le varie istituzioni del tempo cercarono con forza di ristabilire un ferreo controllo sul convento e su quella comunità di monache, ma le Clarisse riuscirono a resistere per anni facendosi beffe del potere maschile e delle autorità religiose, creando, dentro il Santa Chiara, un’alternativa sorprendente per una società in cui le donne erano escluse da ogni aspetto politico, economico e sociale della vita.
La semplicità ingannata racconta da quali semi è nata la rivendicazione delle donne nel Cinquecento, nel tentativo di ridare slancio a una rivoluzione di cui non sentiamo più il bisogno, e forse non per un caso fortuito. La semplicità ingannata parla del destino collettivo di generazioni di donne e della possibilità di farsi “coro” per cambiarlo.
in scena dal:

Venerdì 29 Novembre 2013 - 21:00

note:
un grazie speciale a