Monologo in briciole - Testi di Cesare Zavattini
cast:
drammaturgia, interpretazione e regia di Vittorio Franceschi
e con alla fisarmonica David Sarnelli
la trama:
MONOLOGO IN BRICIOLE riunisce brani narrativi e poetici, pensieri, pagine di diario, raccontini surreali e annotazioni malinconiche, tratti dalla sua opera smisurata, magmatica, irregolare, provocatoria e tenera, scelti e riuniti in chiave drammaturgica da Vittorio Franceschi.
Il “pianeta Zavattini” cala così in uno spazio a lui congeniale: il palcoscenico.
La sua produzione, apparentemente frammentaria, è in realtà il “diario di viaggio” lucido e coerente di un trasgressore, di un poeta sottile (e civile) che ci costringe a riflettere e talvolta ad aver paura di noi stessi. Uomini e donne, vecchi e bambini, un cagnolino scomparso, una mosca impigliata in una tela di ragno (come noi?), Dio, la luna, il Tempo, un ritmo: pan parapan pan pan... si, anche frammenti, briciole.... al centro del suo raccontare c'è l'uomo, sempre visto come protagonista positivo dell'avventura affascinante e misteriosa, dolorosa e dolcissima, della vita.
La “bassa” è il paesaggio in cui egli nasce e cresce, e al quale spesso ritorna per scrivere alcuni dei passaggi più struggenti. Il Po, le nebbie delle sue sponde, i pioppi e le zanzare, i mattocchi di paese... ma soprattutto l'inquietudine del testimone, ansioso di trovare il lato positivo degli eventi, di assolvere per pietà, di scacciare i fantasmi del male con una dichiarazione d'amore per la vita che, malgrado tutto, ci offre squarci di bellezza e di speranza, come il “si” di una donna, come la capacità, così semplice e così difficile, di guardarci negli occhi “come se fosse la prima volta”.
E allora la fantasia si può liberare e lasciar piovere da un cielo limpido, insieme alle stelle cadenti, doni di giocosità surreale e di comicità leggera filtrata sempre dalla gentilezza e da uno stupore antico, che colloca Zavattini fra i classici del '900, fra gli autori che sono sempre nuovi, freschi e genuini in un mondo che invecchia e avvizzisce fra le sue mode sterili e i suoi infami giochi di potere.
Nello sfacelo morale e ideale che ci circonda, il suo amore per gli uomini spunta come un fiore robusto e assai raro. Se il mondo sarà salvato lo dovrà alla poesia, e Zavattini sarà fra quelli che hanno dato una grossa mano.
in scena dal:
21 ottobre 2016 - ore 21.00
note:
prezzo:
E' CONSIGLIATA LA PRENOTAZIONE
IL RITIRO DEI BIGLIETTI E' POSSIBILE A PARTIRE DA 30 MINUTI PRIMA DELL'INIZIO DELLO SPETTACOLO
BIGLIETTI
> Intero - 12€
> Ridotto
Soci COOP / Under21 - 10€
YoungerCard / CartaDOC - 6€
Allievi Lab. Teatro delle Temperie - 0,50 €
ABBONAMENTI
> Intero - 120€
> Ridotto
Soci COOP / Under21 - 100€
COME PRENOTARE
E’ possibile prenotare a partire da 10 giorni prima dello spettacolo telefonando negli orari di ufficio oppure inviando una mail.
Info:
Teatro Calcara
Via Garibaldi 56, Calcara di Crespellano, Valsamoggia (BO)
Tel: 051 - 963037
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